domenica 2 marzo 2008

Il vino di Ulisse


Uno dei vini più famosi dell'antichità era il MARONEO, che Ulisse adoperò per ubriacare Polifemo.

Il Maroneo deriva il suo nome da Maronea, ed è il vino che Marone offre a Ulisse e di cui Plinio pone in risalto le virtù. "il vino di più antica fama è quello di Maronea, prodotto nelle zone costiere della tracia.... Omero tramanda che bisogna aggiungere al maroneo un quantitativo d'acqua venti volte superiore. A tutto oggi questo vino si mantiene indomabilmente austero... e nero, profumato e si fa più corposo con l'invecchiamento" (Plin XVI,53).

Il primo ubriaco



Il primo ubriaco fu NOE'.
Dopo il diluvio universale, NOE', coltivatore della terra, fece la vigna, ottenne il vino, e si inebriò. Ce lo tramanda la Genesi, che attribuisce al vecchio patriarca l'invenzione del vino.

Vini Tenuta La Pergola


  • Barbera del Monferrato: Caratteristico nel suo colore tenue, all'odore si presenta franco ed invitante
  • Monferrato Dolcetto: Colore rosso rubino con riflessi porporini, odore vinoso caratteristico, leggero retrogusto mandorlato
  • Nebbiolo D'Alba: Rubini con riflessi granato, di buon corpo, asciutto, vellutato, armonico da giovane, giustamente tannico
  • Piemonte Bonarda:Il suo rosso è rubino netto e brillante, il profumo ricorda rosa e mandorla mentre il gusto è asciutto e gradevole
  • Piemonte Grignolino: Colore rosso rubino tenue, profumo fresco e insistente, al gusto è vino di facile e gradevole beva
  • Birbet: Colore rosso tendente al granata, profumo molto delicato, sapore morbido e vellutato, rotondo armonico

Bonera igt Mandrarossa


Etichette:Mandrarossa Bonera 2004 I.G.T Sicilia
Tipo di vino: Rosso
Prima annata di produzione: 2000
Comune di produzione: Menfi
Uve: Cabernet 50% - Nero D'Avola 50%
Nome del Vigneto: Mandrarossa
Anno di impianto: 1990
Altimetria: 200-250 mt slm
Tipologia de terreno: Medio impasto tendente al calcareo
Resa per ettaro: 85 q.li/ha per Cabernet 100 q.li/ha per il Nero D'Avola
Sistema di allevamento:
per il Nero D'Avola
Sistemi di potatura: Guyot o Cordone Speronato
Densità di impianto: 3800-4200 piante/ha
Tipo di vendemmia: Manuale
Epoca di vendemmia: 25 agosto-5 settembre
Enologia:
Vinificazione in rosso
Materiale delle vasche di fermentazione Acciaio inox
Affinamento: Solo il Cabernet in barriques per 6 mesi
Temperatura fermentazione: 22-25° c
Epoca di imbottigliamento: Aprile
Durata della macerazione: 8-10 giorni
Acidità totale gr/lt: 5,5
ph: 3,45
Capacità di invecchiamento: 8-10 anni
Epoca di massimo godimento: 4 anni
Colore:
Rosso rubino con buone riflessioni purpurei
Naso:
Sentori speziati ben infusi con gli aromi del legno
Bocca:
Buona struttura e persistenza con tannici solidi e dolci
Temperatura di sevizio ideale:
16-20° c
Abbinamento: Carni rossi e arrostiti di carni bianche
Tipo di bicchiere consigliato: BORDEAUX MATURI
Gradazione alcolica: 13,5

Fiano di Avellino DOCG Rocca del Principe


Fiano di Avellino Docg
Tipologia :
Bianco
Gradazione alcolica : 13,5
Vitigni : Fiano 100%


Bella la veste cromatica, un bellissimo giallo paglierino carico, limpidissimo e di ottima consistenza. All'olfattivo l'impatto è intenso e fine, floreale e fruttato su note di agrumi freschi. Al gustativo dapprima accoglie il degustatore con un attacco dolce dovuto ad un lieve residuo zuccherino, e poi scioglie le briglie di un incredibile apporto acido a sospingerne il sorso. Nel complesso è decisamente piacevole perché le due sensazioni, in netto contrasto, finiscono con l'equilibrarsi. Le componenti (dolce - acido - sapido) potrebbero forse essere ancor più fuse l'una con l'altra ma l'equilibrio, come detto, è decisamente raggiunto. E' vino piacevole, di ottima struttura e polpa densa e compatta (quasi 30 g/l di estratto secco totale, non male per un bianco), ben sorretta da acidità ed ottima vena minerale. Un vino interessante quindi, con buone caratteristiche di longevità dal finale lievemente amaricante.